3 libri + 1 per sconvolgere la vostra estate

Brutti anatroccoli: storie di mancanza di autostima
Giugno 26, 2018
Manuale minimo di sopravvivenza all’anno scolastico per genitori
Settembre 12, 2018
Brutti anatroccoli: storie di mancanza di autostima
Giugno 26, 2018
Manuale minimo di sopravvivenza all’anno scolastico per genitori
Settembre 12, 2018

“Dottore, mi consiglia un bel libro per le vacanze?”

Questa è la frase di rito con cui si chiudono spesso i colloqui in questo periodo dell’anno e, come abitualmente faccio per passione prima ancora che per lavoro, condivido alcuni titoli che mi hanno ben impressionato negli ultimi mesi e che mi sento di consigliare.

Tengo a precisare che quelli che suggerisco NON sono libri di psicologia. O almeno, non in senso stretto.

Quest’anno in particolare ho trovato un filo rosso che connette tre libri (più uno), che suggerisco, ed è stata la loro capacità di sconvolgermi, cioè stravolgere uno o più miei personali punti di vista su alcune tematiche o conoscenze, facendomi scoprire nuovi possibili punti di vista.

Quale miglior premessa per un invito alla lettura?

  1. “L’ordine del tempo” di Carlo Rovelli

Rovelli è il fisico che ha conquistato la notorietà del grande pubblico con il bellissimo “Sette brevi lezioni di fisica”, con nel quale spiegava con parole semplici e fruibili per tutti i concetti cardine della fisica moderna.

Oggi rilancia la scommessa per avvicinarci al concetto di tempo, quella sostanza impalpabile in cui si dipana la nostra storia, e lo fa alternando pagine in cui ci addentra nel mondo subatomico della fisica quantistica, ad altre di pura poesia.

Tutti viviamo immersi nel tempo, non possiamo concepirci senza di questo. Ci confrontiamo con il passato e con il futuro in ogni momento, eppure ci risulta inpossibile definire con chiarezza cosa sia il tempo.

Cosa distingue il passato dal futuro? Cos’è il presente? Come si connette tutto questo con la memoria?

Un libretto meraviglioso da divorare in un pomeriggio!

  1. “I fili invisibili della natura” di Gianumberto Accinelli

Come molti, ho conosciuto il prof. Accinelli ascoltando “Il Volo del Mattino” su Radio Deejay, il programma di Fabio Volo in cui questo entomologo, insegnante di scienze in un liceo bolognese apriva le porte delle sue lezioni al pubblico radiofonico.

In questo libro il prof. Accinelli ci accompagna in una serie di episodi nei quali i fili invisibili della natura hanno mostrato tutta la loro capacità di intrecciarsi e connettere tutti noi, e di come una piccola azione possa portare grandi cambiamenti sia nel bene che nel male.

Sebbene oggi moltissimi articoli e iniziative cerchino sempre di più di sensibilizzare sul tema ecologico, raramente ho trovato esempi più toccanti e coinvolgenti di quelli simpaticamente raccontati tra queste pagine, nelle quali siamo accompagnati tra cunicoli di formicai e su fili sottili di ragnatele per scoprirci meravigliosamente connessi con il tutto.

  1. “Verde brillante” di Stefano Mancuso e Alessandra Viola

    Forse il libro più sconvolgente tra quelli che propongo, che mi sento di caldeggiare soprattutto a chiunque abbia mai provato a coltivare e far crescere una pianta o anche solo un fiore. Premetto: io e il pollice verde siamo quanto di più lontano possa esistere sul pianeta, ma questo libro ha saputo stravolgere totalmente tutte le mie conoscenze sul mondo vegetale, facendomi scoprire punti di vicinanza con il regno animale che mai avrei creduto possibili, tutto rigorosamente spiegato e documentato con semplicità e passione.

    Una lettura determinante per aprire gli occhi non solo sul mondo “verde”, ma anche sulla nostra (in)capacità di guardare il mondo che abbiamo davanti, perché condizionati dai pregiudizi, in questo caso su piante e fiori.

    Dopo aver gustato queste pagine non potrete più guardare ad un prato con lo stesso sguardo.

  2. “Homo Deus” di Yuval Noah Harari

Aggiungo questo libro “in appendice” agli altri per una serie di ragioni. Intanto una di voluminosità: mentre gli altri libri hanno un fomato più abbordabile (150 pagine circa), questo tomo, con le sue 650 pagine è certamente più massiccio, sebbene molto fluente e accattivante. Un’altra ragione che me lo fa porre in seconda battuta è legata al “taglio” del libro: questo libro, a differenza dei precedenti, mette al centro l’uomo, e l’uomo di oggi, partendo da una pura considerazione.

Da poche decine di anni il genere umano ha sconfitto le tre grandi piaghe che lo hanno perseguitato per tutta la storia: carestie, epidemie e guerre. Cosa accadrà quindi adesso? Cosa sta accadendo ora? E dove stiamo andando?

Harari, dopo la brillante rilettura della storia dell’umanità descritta in Sapiens, il suo primo libro, con Homo Deus prova a relaizzare una “breve storia del futuro” (è il sottotitolo del libro), con la quale ci punge e stimola con ipotesi, analisi, interrogativi e previsioni che non possiamo non sentire destinate a ciascuno di noi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *